Elcito 4/10/2015
Questo percorso permette di avere una bella panoramica generale sull’area della Riserva Regionale di Monte S. Vicino e Canfaito.
Si parte dall’Abbazia di Valfucina (750m), nelle vicinanze del borgo di Elcito (dove abbiamo parcheggiato le auto).
Valfucina era un potente monastero fondato probabilmente nei primi anni del XI secolo, che raggiunse l’apice dell’attività tra il 1227 e il 1236 quando estese le sue proprietà fino a Numana e Camerino. Secondo gli storici all’interno dell’Abbazia era presente anche una biblioteca.
Verso la metà del XIII secolo tutti i monasteri benedettini iniziarono un’opera di “riduzione dei costi” accorpando strutture per la il sempre minor numero di monaci e anche Valfucina accusò la crisi. Il suo ultimo abate resse il monastero fino al 1483.
L’abbazia è stata distrutta dal terremoto del 1799 e quella che si vede oggi è dei primi anni del 1800. E’ rimasta intatta solo la cripta, romanica.
Il castello di Elcito fu costruito probabilmente nel XII secolo a difesa di Valfucina e deve il suo nome ai boschi di leccio (“lecceto”).
Un grazie particolare a chi si è preso cura della segnaletica della zona. Fa veramente la differenza quando si percorrrono dei sentieri in perfetto stato come quelli che abbiamo trovato qui.
Seguendo il facile sentiero 209 che si inoltra lungo il fosso di Campocavallo si incontrano soprattutto roverelle, carpini, biancospini, noccioli e aceri. La salita è gradevole, non troppo ripida, e all’aumentare della quota aumenta il numero di faggi.
Si sale fino al Monumento di Canfaito (1079m), uscendo dal bosco e incontrando la strada che sale da Elcito e che continua attorno al S. Vicino fino a Pian dell’Elmo.
Facciamo una rapida deviazione sul piano di Canfaito per vedere i faggi monumentali, ci fermiamo per una sosta e continuiamo poi lungo il sentiero 165. Dal Monumento si prosegue per un breve tratto lungo la strada verso Pian dell’Elmo e quindi si prende a destra arrampicandosi sul pendio, seguendo il segno bianco-rosso e la freccia indicatrice.
Si attraversano le creste del Monte Forcella e Faldobono (1276m), dalla cima dei quali si gode di un vasto panorama che va dalla Gola della Rossa giù fino ai Sibillini e Gran Sasso, passando per le montagne di Esanatoglia. Lungo il percorso scorgiamo qualche Sorbo Montano.
Sempre seguendo gli impeccabili segni bianco-rossi si scende rientrando nel bosco dal versante NE del Monte S. Vicinello, seguendo quasi di continuo una recinzione di filo spinato.
All’uscita del bosco perdiamo i segni ma seguiamo l’evidente traccia che scende ancora verso la nostra destra seguendo il fosso attraverso il bosco e che ci porterà, dopo avere reincontrato i segni più avanti, alla fonte dei Trocchi di S. Vicino.
Passiamo il fosso e continuiamo all’interno del bosco fino a reincrociare la strada che ci riporterà a Elcito. Abbiamo scelto di proseguire sulla strada nell’ultimo tratto, ma in alternativa è possibile rientrare a Elcito dal sentiero che attraversa il Monte La Pereta e scende direttamente tra le rocce del borgo.
Dati Tecnici
Dislivello totale 643m
Distanta totale 13,82km
Tempo di percorrenza 6h
Elcito si raggiunge percorrendo la SP2 che unisce Apiro a San Severino Marche. Si raggiunge la frazione di Castel S. Pietro, dove si imbocca la strada che sale per circa 5km fino al borgo.
Tracce
Percorso ideato originalmente
http://it.wikiloc.com/wikiloc/view.do?id=10800500
Percorso reale, saltando la vetta del San Vicino e aggiungendo Canfaito
http://it.wikiloc.com/wikiloc/view.do?id=11003358
Alcune foto sono disponibili su Flickr
Appuntamento alla prossima uscita!