4/5/2013
Bellissima escursione che alterna un paesaggio molto vario sul versante Sud Est del Catria. La nostra é una variante piú breve di quella riportata sul libro del CAI "Marche, le piú belle escursioni", edito da Societá Editrice Ricerche. Servono circa 5 ore per completarlo e il dislivello complessivo é di oltre 800 metri.
In auto si arriva a Cantiano e si procede per Chiaserna. Si continua quindi sulla provinciale 50 fino alla deviazione che passa al rifugio abbandonato di Ca Strada. Da qui si puo' salire in auto sullo sterrato per un altro km e parcheggiare in prossimitá del sentiero 53, che scende sulla sinistra (segno bianco-rosso evidente).
Continuiamo a piedi su strada per un breve tratto, per poi avventurarci sul pendio di sinistra, seguendo i resti (purtroppo malissimo o per niente segnalati) del sentiero 52. Il sentiero di fatto taglia di molto i tornanti ma é abbastanza difficilmente percorribile e come alternativa si puó tranquillamente seguire la strada, almeno fino al quinto e penultimo tornante, dove si puó riprendere sul lato destro della strada, proprio in prossimitá della curva, il comodo e largo (anche se purtroppo sempre senza alcun segno) sentiero fino al rifugio Boccatoio (o Boccatore).
Dal rifugio é d'obbligo la breve deviazione fino al Corno del Catria, da cui si gode di un panorama davvero mozzafiato su Isola Fossara e dintorni. Si sale ancora, o su strada o tornando al rifugio e prendendo i segni del sentiero 51 (questa volta evidenti), fino al pascolo. Una volta raggiunto il piano e ritrovata la strada, per salire sulla Balza ci si deve arrampicare sul ripido pendio alla nostra sinistra, ma ne vale la pena, visto lo spettacolo che si presenta dalla cima.
Warning. Occorre attraversare le gobbe della balza puntando verso la cima del Catria, quindi serve fare molta attenzione in caso di vento, maltempo o di problemi di vertigini. Esiste comunque un percorso ben evidenziato che si tiene alla destra della balza, passando per alcuni tratti in mezzo agli alberi, dove il pendio é piú dolce, anche se è possibile il passaggio sulla cima della cresta.
Una volta dall'altra parte ci si ritrova a un crocevia. Volendo é possibile continuare dritto fino alla croce del Catria (almeno un'altra ora e mezzo A/R), ma noi preferiamo riposare un po' per godere del paesaggio e poi scendere sul pendio di sinistra, lungo il sentiero 53 che ci riporterá all'auto attraverso il bosco.
Se si seguono i segni non ci sono problemi a tornare alla base. Noi invece preferiamo seguire la carta dei sentieri del Catria caricata in sottofondo al GPS di Roberto (clicca
qui per scaricare il file GPX del percorso), e continuare sul vecchio tracciato 53 riportato sulla mappa, purtroppo rimasto senza nessun segno a indicare la via a chi non sia provvisto di elettronica...