Ho fatto del viaggiare la mia vita, del cielo il mio tetto e della terra la mia casa. Vagabondo per il pianeta conosco popoli e culture, scavalco confini e aggiro regimi, invento la rotta giorno per giorno senza mai osare prevedere quello che succederà domani
Un sogno che molti vorrebbero realizzare, soprattutto in questi tempi così strani.
Dino Lanzaretti è riuscito a lasciare tutto alle spalle e partire. Aveva di certo un’età favorevole e forse pochi vincoli, ma credo che ciò non basti comunque nella maggioranza dei casi. Serve di più per mettere in pratica un’idea di cambiamento totale come questa. Credo che sia un po’ come per il fuoco, serve la presenza contemporanea di diversi elementi che si uniscono per poterlo accendere. L’irrequietezza innata che è dentro tanti di noi, più o meno consciamente, è il combustibile. Alcuni tratti del carattere come la curiosità, la forza d’animo, il coraggio e la capacità di adattamento sono l’ossigeno. Ma soprattutto servono un’illuminazione, un forte dolore, condizioni e eventi particolari, che sopraggiungono in modo inaspettato o a volte anche provocato, a fare da innesco. Se manca uno solo di questi componenti l’idea rimane tale, raramente si concretizza. Se tutto si incastra, come per Dino, i risultati possono veramente portare a qualcosa di incredibile:
E’ una strana sensazione quella che ho addosso da un po’ di anni, mi sembra di aver vinto la lotteria senza mai avere comperato il biglietto
Nel suo blog Dino va poi più in profondità sul perchè ha deciso di viaggiare, quale è stato l’innesco e su quale sia stata per lui la paura più grande, quella di partire:
La partenza io la paragonerei ad un tuffo dal trampolino, se si riflette troppo mentre si guarda la piscina da lassu va a finire che non ci si tuffa, sono ottime le motivazioni per non farlo e va bene così, ma se si ha il coraggio di saltare è incredibile quello che succederà dopo
Dopo essersi tuffato, partendo zaino in spalla per il Messico nel 2001, sono seguite tante altre esperienze diverse. Trekking in Nepal, alpinismo in Sud America e bicicletta attraverso Indocina, Tibet, Asia Centrale, Americhe e per ultimo in Africa, da Addis Abbeba a Cape Town nel 2014. Una vita in viaggio, a dimostrazione che la sua partenza non è stata solo un episodio isolato, come avviene per molti di noi che partono ma poi ritornano alla vita di sempre, anche se un po’ cambiati. Nel suo caso si è trattato di un vero e consapevole cambio di vita.
Date un’occhiata alla sua storia, fa pensare… Link