Nel calendario lunare tibetano il capodanno cade nel novilunio che cade tra la fine di Gennaio e l’inizio di Febbraio e il quarto mese dell’anno viene chiamato Saga Dawa. Questo mese è particolarmente importante poichè in esso cadono, secondo la tradizione Tibetana, la nascita del Buddha, la sua Illuminazione e il Nirvana “definitivo” (Parinirvana). In particolare il quindicesimo giorno del quarto mese si festeggia la nascita del Buddha (Vesakha o Saga Dawa Duchen), ma in Tibet i festeggiamenti si protraggono per tutto il mese. Presso il monte Kailash (6714 m) i pellegrini provenienti da tutto il Tibet si riversano anche molti giorni prima per festeggiare la nascita del Buddha, creando un immenso accampamento e mercato di migliaia di persone.
Il palo del Tarboche dell’anno precedente, altissimo e con attaccate tutte le bandiere di preghiera colorate, viene abbattuto e sostituitocon uno nuovo. Il Tarboche è un simbolo di derivazione Bon (l’antica religione sciamanica pre-buddhista del Tibet), e rappresenta l’asse dell’universo, che collega la Terra (al centro) con il Paradiso e gli Inferi. L’intera area è considerata la più sacra al mondo per Buddhisti e Induisti, oltre che per i Bon, e assieme alla montagna ospita i due laghi Manasarovar (“concepito dalla mente di Dio”) e Rakas Tal (“lago demone” per gli Indu o “lago delle 5 isole” per i Buddhisti). In questa zona nascono i quattro fiumi principali dell’India: Indo, Karnali, Bramaputra e Sutlej hanno tutti le sorgenti nel raggio di 100km dal Kailash. Qui inoltre si dice dimori Shiva in persona assieme alla sua compagna Parvati. I Tibetani pensano che il Kailash sia il centro di un immenso Mandala e quindi compiere un pellegrinaggio alla montagna sacra significa per loro giungere al centro dell’Universo. Il Kora è la meta finale del pellegrinaggio cioè il giro a piedi, naturalmente in senso orario, attorno al Kailash.
Navyo Nepal organizza un viaggio per il festival del Saga Dawa dal 23 Maggio all’11 Giugno:
Per approfondire leggere
- Colin Thubron “Verso la montagna sacra”
- Charles Allen “Alla ricerca di Shangri-La”
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